Marmo Centinaio
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Politica

Xylella, Marmo (FI) scrive al neo ministro all'agricoltura: "Venga a rendersi conto del dramma"

L'epidemia, iniziata ormai 6 anni fa, sta lentamente ma inesorabilmente mettendo in ginocchio il settore agricolo

Lettera del capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, Nino Marmo, al Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio.

Egregio Sig. Ministro,
per prima cosa mi lasci esprime le mie congratulazioni per la carica che è chiamato a ricoprire e i più sinceri auguri di buon lavoro. In passato ho avuto l'onore di ricoprire il ruolo di Assessore all'Agricoltura della Regione Puglia e più volte mi sono trovato a lavorare con il Ministro competente dell'epoca quindi sono consapevole del grande lavoro che è chiamato a svolgere.
Le scrivo perché come certamente saprà la Puglia si trova in una situazione drammatica che rischia di compromettere la tenuta economica e sociale della Regione e arrecare un danno enorme all'intero Paese.
L'epidemia della Xylella, iniziata ormai 6 anni fa, sta lentamente ma inesorabilmente mettendo in ginocchio il settore agricolo, minando alle fondamenta uno dei nostri settori di eccellenza che rappresenta anche un asset strategico per l'Italia.
Con oltre 150 mila tonnellate, la Puglia a oggi detiene il 45% della produzione olivicola italiana e rappresenta il 10 % dell'export dell'olio nazionale, ricoprendo un ruolo fondamentale nel permettere al nostro Paese di essere il secondo produttore di olio al Mondo dopo la Spagna e la Tunisia.
In base a questi dati è del tutto evidente come la questione Xylella non possa essere considerata come un semplice problema pugliese ma debba essere ricondotta e inquadrata all'interno del contesto nazionale.
Dal 2012 a oggi in base alle stime fornite dagli informatori agrari e delle associazioni degli agricoltori, la Xylella ha infettato oltre 3 milioni di piante producendo danni per 1 miliardo di euro.
I numeri spaventosi non raccontano però fino in fondo il dramma dei tanti agricoltori che hanno perso e stanno perdendo la loro principale fonte di sostentamento e i problemi legati all'inevitabile mutamento del paesaggio che avrà a breve enormi ripercussioni anche sul versante turistico con inevitabili ricadute economiche.

Le colpe di questo sfacelo sono molteplici e investono l'Unione Europea, rea di non aver prevenuto con adeguate misure di quarantena l'arrivo di piante esotiche portatrici del batterio; il Governo Regionale che si è mosso con enorme ritardo e poco, se non nulla, ha fatto per bloccare l'avanzamento dell'epidemia e in ultimo la magistratura che ha vietato le eradicazione delle prime piante malate consentendo al batterio di propagarsi indisturbato sul territorio del Salento.
Il centro destra come forza di opposizione in Regione ha più volte denunciato quanto stesse accadendo e sollecitato di adempiere al piano di eradicazioni, senza però essere ascoltato. Il decreto del suo predecessore Martina è ad oggi parzialmente applicato e diverse amministrazioni comunali che lo stanno impugnando davanti alla Magistratura. Nel frattempo, la Xyella è arrivata alle porte di Bari e c'è il serio rischio che ben presto possa attecchire anche la zona compresa tra Andria e Foggia che rappresenta l'area di maggior produzione olivicola pugliese. Se la Xylella dovesse arrivare lì non ci sarà più niente da fare.
Abbiamo bisogno di aiuto signor Ministro, per limitare il più possibile un batterio che ad oggi non può essere sconfitto e per costruire una visione organica e programmatica di ampio respiro.

Per questo, faccio appello alla sua sensibilità e la invito al più presto a venire in Puglia affinché Ella possa rendersi conto di persona del dramma che stiamo vivendo.
Sarebbe oltremodo utile una sua interlocuzione con tutti i Capigruppo in Consiglio Regionale e con la competente Commissione regionale sull'agricoltura per strutturare un serio ed efficiente piano di contrasto.
Certo del fatto che il Dicastero da lei guidato non tarderà ad attivarsi, la ringrazio fin da ora per quanto Ella vorrà fare per la Puglia e le rinnovo gli auguri di buon lavoro", conclude la lettera di Nino Marmo, capogruppo Forza Italia in Consiglio Regionale.
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