Agenzia emergenza-urgenza: piovono critiche

Interviene il M5S ed il capogruppo di Forza Italia Nino Marmo

venerdì 23 novembre 2018 14.02
L'Agenzia emergenza-urgenza, un progetto tanto caro al governatore Michele Emiliano ha incassato ieri un arresto del suo percorso. Ecco le puntualizzazioni rivolte dal gruppo consiliare del M5S e dal capogruppo azzurro Nino Marmo.

"L'assenza di Emiliano oggi in Commissione (ieri per chi legge n.d.r.) è l'ennesima prova della mancanza di rispetto del Presidente /assessore per noi consiglieri a cui continua a non dare risposte nonostante ci avesse rassicurato che le avremmo ricevute in tempi brevi, ma soprattutto per i cittadini pugliesi dal momento che parliamo della riorganizzazione del 118, fondamentale per salvare vite umane. E la cosa più grave è che senza il nostro intervento, in cui abbiamo chiesto di rimandare la votazione per l'assenza del Presidente, il disegno di legge sarebbe stato votato senza aver ricevuto un solo chiarimento politico". Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante e Mario Conca a margine della discussione in III Commissione Consiliare Sanità sull'istituzione dell'azienda regionale dell'emergenza-urgenza della Puglia.

"Dal presidente Emiliano - continuano i pentastellati - avremmo voluto sapere perché sia stato deciso di creare una nuova azienda sanitaria e non si sia invece presa in considerazione l'ipotesi di una riorganizzazione basata sul modello dipartimentale, suggerito dalla maggior parte degli auditi e anche più facilmente realizzabile dal momento che creerebbe una interdipendenza ed omogeneità tra le strutture esistenti, migliorando l'efficienza del sistema e la qualità clinico-assistenziale. Siamo d'accordo sull'idea di superare il modello attuale, creando una interconnessione tra i territori, superando il "finto volontariato", e sulla necessità di regolarizzare autisti soccorritori che hanno il sacrosanto diritto di essere riconosciuti, ma il dubbio è che si sia scelto di riformare il sistema puntando su una nuova agenzia solo per distribuire altre poltrone in posizioni apicali. Emiliano sta dimostrando in questo modo l'importanza che attribuisce alla partecipazione: il confronto con professionisti della salute e operatori del settore doveva essere fatto non quando si è già deciso il modello da adottare per la nuova agenzia, ma prima del disegno di legge, e soprattutto bisognava dare credito ai loro suggerimenti. Purtroppo l'ennesima presa in giro di Emiliano ai pugliesi".

E non ha mancato il suo intervento il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.

"Dalla Lombardia non abbiamo proprio nulla da imparare sull'organizzazione del 118: il progetto di riforma lombardo, che Emiliano vorrebbe copiare in Puglia, è costosissimo e non c'è alcun documento che illustri in modo specifico i vantaggi che ne deriverebbero, gli standard concreti assistenziali e soprattutto gli esiti di salute. Forse perché il 118 pugliese funziona bene e meglio di quello della Lombardia. Per questo, sono stato fiero di poter determinare, oggi in Commissione Sanità, il rinvio del ddl di Emiliano". Lo dichiara il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia. "Il progetto di riforma di una Azienda Sanitaria 118 –aggiunge- non nasce affatto, a livello nazionale, sulla base di evidenze e di studi specifici di settore.

Anzi -ha proseguito Marmo-, oltre ad essere completamente asimmetrico e fuori dal perimetro della legislazione nazionale peculiare delle Aziende Sanitarie (non esiste una Azienda Sanitaria monosettoriale, altrimenti facciamo tranquillamente anche le Aziende della Pneumologia, della Neurologia etc),il progetto è del tutto autoreferenziale perché non dimostra di migliorare in concreto i livelli prestazionali dell'attuale Sistema 118 della regione Puglia che, invece, proprio dati alla mano, offre eccellenza prestazionale a livello nazionale riguardo tutti i parametri riconosciuti: qualità, tempistiche di arrivo, modalità più capillari e integrate di assistenza avanzata medico- infermieristica sui codici di elevata gravità clinica, percentuali di pazienti rianimati da arresto cardiaco improvviso e dimessi vivi dalle sedi ospedaliere senza esiti neurologici invalidanti. Riformare e sviluppare con criterio un Sistema 118, già affidabile e autorevole quale quello regionale pugliese, impone intanto di guardare la realtà, senza farsi dettare i 'compitini' da svolgere a casa secondo logiche di mercato che nulla hanno a che fare con la tutela della salute dei cittadini in emergenza-urgenza".