Chiusura punto di primo intervento, Patruno furioso: «Non siamo numeri»

I primi cittadini di Spinazzola e Minervino Murge hanno scritto al Governatore Emiliano

venerdì 13 aprile 2018 13.51
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Le notizie di stampa relative alla chiusura dei punti di primo intervento dei Comuni di Spinazzola e Minervino Murge e quindi la loro sostituzione con un presidio fisso di ambulanze ha destato malumori e malcontenti.

I sindaci di Spinazzola e Minervino Murge hanno scritto una missiva al governatore Michele Emiliano chiedendo di rivedere la posizione della Regione Puglia in merito alla chiusura dei punti di Spinazzola e Minervino Murge ed un incontro per spiegare la situazione di due comuni che, effettivamente, soffrirebbero in maniera particolare la mancanza di un punto di primo intervento data la propria collocazione geografica.

Il sindaco di Spinazzola Michele Patruno si è detto «molto arrabbiato» per le intenzioni della Regione e ha contestato soprattutto il mancato confronto con i sindaci del territorio.

«Non si può prendere una decisione simile senza avviare un confronto» ha commentato il primo cittadino da noi raggiunto telefonicamente.

Il sindaco ha fatto notare quanto complesso sarebbe per un'ambulanza raggiungere il più vicino presidio ospedaliero, atteso che sia i punti di Minervino che quello di Canosa saranno soppressi.

«I presidi più vicini sarebbero quelli di Andria e Barletta. Per raggiungere tali località un'ambulanza che si muove da Spinazzola impiegherebbe almeno 40 minuti d'estate. In inverno ci sarebbero seri problemi. Non si può prendere una decisione simile soltanto sulla base dei numeri e non considerando le peculiarità territoriali» ha commentato Patruno.

«Siamo fiduciosi che le nostre richieste di confronto, che sarà serrato, possano portare ad una più equa riflessione. Altrimenti chiederemo che il presidente Emiliano venga a vivere a Spinazzola, così da poter toccare con mano quanto grave sarebbe la privazione del punto di primo intervento»