Covid, Puglia a rischio moderato. Governo limita gli ingressi nel Paese

Preoccupazione per la variante delta e necessità di mantenere elevata l'attenzione

domenica 1 agosto 2021
L'incidenza settimanale a livello nazionale evidenzia un forte aumento dei casi diagnosticati nella quasi totalità delle Regioni e provincie autonome d'Italia, quasi tutte classificate a rischio epidemico moderato. Solo il Molise rientra nella fascia a rischio basso.

L'attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri presenta tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva in lieve aumento anche se nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, con un tasso di occupazione in terapia intensiva stabile al 2%, e il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale che aumenta al 3%. La trasmissibilità sui casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica.

Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della predominanza della variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, del diffondersi della variante delta anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale, la situazione Covid comincia a destare nuove preoccupazioni e appare opportuno mantenere elevata l'attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale.

Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

La Regione Puglia ha nuovamente superato i 2 mila attualmente positivi e raggiunto il 2% sul tasso tra nuovi casi e test effettuati. La zona bianca non è messa in discussione ma la nostra regione si conferma a rischio moderato con un indice Rt pari a 1.49, comunque sotto la media nazionale di 1.57.

Inoltre, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza con cui si prorogano le misure restrittive relative all'ingresso in Italia da India, Bangladesh, Sri Lanka e Brasile.

È confermata la quarantena di 10 giorni per i Paesi extraeuropei fatta eccezione per quelli della lista raccomandata dall'Ue per i quali la quarantena è ridotta a 5 giorni e la mini quarantena anche dalla Gran Bretagna i cui certificati vaccinali e di guarigione potranno essere utilizzati ai fini del green pass sul territorio italiano.

Per i Paesi europei e dell'area Schenghen, oltre che per Canada, Giappone, e Stati Uniti è prorogato il regime di ingresso con i requisiti della certificazione verde.