La Gioia del Colle-Rocchetta Sant’Antonio diventerà Ferrovia Turistica

Concluso lo studio di fattibilità RFI sulla tratta che interessa anche Spinazzola

martedì 18 febbraio 2020
A cura di Tiziana Di Gravina
Tutto era nato da un sogno, quello delle amministrazioni comunali di Venosa, Montemilone, Palazzo San Gervasio e Spinazzola, di uscire dalla condizione di stazioni abbandonate e veder rinascere la tratta Gioia del Colle-Rocchetta Sant'Antonio ormai sospesa.

A farsi promotrici della riattivazione dell'infrastruttura ferroviaria, oltre alle amministrazioni comunali, anche l'Associazione "Montemilone 2.0", il Comitato "Sine metu di Venosa, l'Associazione "La strada dei fiori", l'Associazione InLocoMotivi e il WWF di Basilicata.

L'obiettivo, quello di sviluppare un interesse territoriale che portasse alla rivalutazione panoramiche della tratta che attraversa tutta l'Alta Murgia barese e parte della Murgia lucana e nella sua rinascita come tratta turistica.

Oggi quel sogno è più vicino a concretizzarsi: la tratta ferroviaria Gioia del Colle-Rocchetta Sant'Antonio diventerà Ferrovia Turistica. A prospettarlo, uno studio di fattibilità effettuato da RFI (Rete ferroviaria italiana) su richiesta degli onorevoli Nunzio Angiola e Emanuele Scagliusi nell'estate 2019.

È di soli pochi giorni fa, il 13 febbraio, la comunicazione che sia stato finalmente redatto lo studio di fattibilità di RFI che stima la possibilità di riattivare i 140km complessivi della linea. I lavori necessari per rimettere in sesto una tratta sospesa e malconcia si stimano in 24 mesi e in una somma di 33,5 milioni di euro, di cui 13 milioni sulla dorsale lucana e 20,5 per il territorio pugliese.

Una buona notizia per la tratta che arriva a circa una settimana dall'inaugurazione del 25 febbraio dell'"Anno del treno turistico", come il Ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini ha definito il 2020.

«Ora chiediamo un ulteriore sforzo a tutte le Istituzioni – comunicano le amministrazioni e gli enti interessati dalla tratta in questione – tra cui anche la Regione Puglia e la Regione Basilicata affinchè tali finanziamenti diventino certezza». La ferrovia Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle è infatti una linea ferroviaria gestita da Rete Ferroviaria Italiana, a binario unico e non elettrificato, che fa parte della rete complementare (RFI) della Puglia fino a San Nicola di Melfi e per alcuni chilometri corre in territorio lucano.

Il centro abitato di Spinazzola venne collegato con la sua stazione ferroviaria alla fine degli anni '30, mediante una breve linea ferroviaria di circa 2 km che veniva esercitata a "spola". Spinazzola Città venne poi sospesa e sostituita dal servizio automobilistico a partire dal 1986.

La richiesta dell'analisi della tratta ferroviaria da parte di RFI arrivava nel giugno 2019 quando il deputato Nunzio Angiola comunicava, attraverso il proprio profilo Facebook, di aver richiesto l'avvio dello studio di fattibilità del ripristino a fini turistici della ferrovia Gioia del Colle-Rocchetta Sant'Antonio, «la tratta ferroviaria di Giustino Fortunato, risalente al 1892, situata in un'area di indiscutibile pregio naturalistico, paesaggistico, storico e archeologico».

«Sto seguendo la pratica insieme all'amico Emanuele Scagliusi, componente della Commissione Trasporti della Camera, con riferimento alle disposizioni della legge n.128/2017 sulle ferrovie turistiche, alle informazioni contenute nel Contratto di Programma-parte Investimenti 2017-2021, recentemente registrato dagli Organi di controllo e agli aggiornamenti comunicati da RFI.

La linea Avellino-Rocchetta Sant'Antonio – spiegava - sospesa all'esercizio dal 2010, è inserita dalla legge n.128/2017 tra le linee da classificare, in prima istanza, tra quelle ad uso turistico. Il progetto di ripristino ad uso turistico è previsto nel Contratto di Programma-parte Investimenti 2017-2021 e l'attività progettuale è in corso.

Per quanto riguarda la prosecuzione della linea Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle-Spinazzola, la tratta S. Nicola di Melfi-Spinazzola-Gravina (la parte della più estesa linea con circa 81 km) è sospesa dal 2005.

Dal 2016 l'esercizio sulla Gravina-Gioia del Colle è stato sospeso in conseguenza del mancato rinnovo del contratto di servizio da parte della Regione Puglia. RFI – concludeva l'on. Angiola - sta procedendo ad effettuare delle perizie per valutare e definire i costi ed i tempi per la riattivazione dell'infrastruttura ferroviaria a soli fini turistici».