Settimana Santa, niente processioni e celebrazioni in diretta streaming

Le disposizioni diocesane del vescovo Mons. Giovanni Ricchiuti

giovedì 2 aprile 2020
Mercoledì 25 marzo 2020 il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato un Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, con cui vengono aggiornate – "su mandato del Santo Padre" – le indicazioni generali e i suggerimenti già offerti in un precedente Decreto dello scorso 19 marzo.

Il testo della Santa Sede disciplina le celebrazioni della Settimana Santa, dando disposizioni specifiche per i Paesi colpiti dall'emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del virus Covid-19. E chiarisce inoltre che – nonostante la pandemia in atto – la data della Pasqua non può essere rinviata, indicando dunque i criteri con cui sarà celebrata.

Alla luce delle misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, il Decreto della Congregazione stabilisce che i Vescovi e i Presbiteri evitino la concelebrazione e celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo.

A tal proposito Monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti di cui fa parte anche Spinazzola, ha comunicato le sue disposizioni in merito ai riti della Settimana Santa e del Triduo Pasquale.

Sospese tutte le espressioni della pietà popolare e le processioni, che potranno essere trasferite ad una data conveniente da definire.

La celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme si terrà in Cattedrale secondo la seconda forma prevista dal Messale Romano, con una processione all'interno della chiesa con ramo d'ulivo o di palma. Non saranno distribuiti rami d'ulivo benedetti, «l'atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante» - comunica Mons. Ricchiuti.

Omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione del Giovedì Santo in cui non verrà neanche allestito l'altare della reposizione.

«Venerdì Santo, si introduca nella Preghiera universale con intenzione "Per i tribolati", l'atto di adorazione alla Croce, mediante il bacio, sia limitato al solo celebrante» - dispone il vescovo che aggiunge anche l'omissione dell'accensione del fuoco durante la Veglia pasquale che sarà celebrata esclusivamente nelle chiese cattedrali e parrocchiali.

Saranno trasmesse in diretta tv e in streaming sul sito della Diocesi le celebrazioni presiedute da Mons. Ricchiuti: Gli orari indicati non coincidono con quelli delle celebrazioni presiedute da Papa Francesco (il quale anche lui celebrerà a porte chiuse e con un limitatissimo numero di fedeli), per dare la possibilità ai fedeli della nostra diocesi che lo desiderano di seguire le celebrazioni pontificie in diretta televisiva.

La Messa Crismale è rimandata a data da definire, così da consentire la piena partecipazione di presbiteri e laici; sarà il Consiglio Episcopale Permanente ad offrire un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d'Italia, adotterà per la Diocesi di Roma.

«Sarebbe auspicabile, - stabilisce il Vescovo - come segno di comunione ecclesiale diocesana, che nelle parrocchie e nelle altre chiese si celebrasse secondo gli stessi orari delle celebrazioni presiedute dal Vescovo; tuttavia, ciascuno valuti – per quanto è possibile – la fattibilità della proposta».

Sia per le celebrazioni presiedute dal Vescovo, sia per le celebrazioni nelle parrocchie e nelle altre chiese, da svolgersi tutte senza concorso di popolo, valgono le norme molto severe in vigore in questo tempo di Covid-19, nonostante la concessione in deroga contenuta nella succitata Nota del Ministero dell'Interno: in tutto, non si devono superare 10 persone fisicamente presenti in chiesa, muniti di autocertificazione e mantenendo sempre la debita distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.