Fiocco azzurro
Fiocco azzurro
Vita di città

Fiocco azzurro al CAS "Borgo Saraceno"

È nato Prince da mamma Obano Doris e papà Nosa Jolly di nazionalità nigeriana

E' nato Prince da mamma Obano Doris e papà Nosa Jolly di nazionalità nigeriana. Nuovo fiocco azzurro al CAS "Borgo Saraceno" di Spinazzola. Centro per richiedenti protezione internazionale gestito su mandato della Prefettura Barletta-Andria-Trani dalla Medihospes Società Cooperativa Sociale Onlus.

Prince due occhioni grandi che già scrutano il mondo, un piccolo batuffolo di 2,820 Kg. è venuto alla luce alle 16:15 del giorno 8 febbraio nel reparto ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Fabio Perinei" di Altamura. Dove assistenza è sinonimo di professionalità, impegno, attenzione verso la persona.

Prince è divenuto il messaggero di una gioia incontenibile nel Centro che si è materializzata in un abbraccio collettivo, festa. Perché la vita, una nuova vita, qui come non altrove, dove tutti sono segnati per diverse ragioni da una diaspora forzata assume simbolo di speranza e futuro.

Doris e Jolly sono scappati in tempi diversi dalle condizioni di conflitti interni e persecuzioni dalla Nigeria. Pur fuggendo dalla stessa nazione, giunti in Libia per strade differenti, imbarcati su diversi gommoni e salvati da navi di organizzazioni umanitarie nel Mediterraneo, si sono conosciuti e innamorati l'uno dell'altro proprio a Spinazzola. Il loro piccolo è ora cuore del loro cuore.

Ma questa tenera storia di due giovani oggi di fatto famiglia, ha qualcosa di incredibile.

Infatti, la Commissione Territoriale di Foggia deputata ad esaminare le loro domande di richiedenti protezione internazionale ha riconosciuto per mamma Doris un permesso umanitario, esprimendosi invece per papà Jolly con il diniego.

Quando Jolly ha appreso dell'esito positivo per la sua Doris e della negazione per la sua domanda che non esclude il suo rimpatrio, ha manifestando felicità per la sua compagna, non nascondendo la sua tristezza.

Circostanza davvero delicata quella di questi due ragazzi ora riposta in altro giudizio presso il Tribunale di Bari dove papà Jolly ha presentato ricorso. Per evitare, andando oltre la sua storia personale che lo ha portato in Italia che di già lo ha duramente segnato, che anche la sua famiglia appena costituita vada fin da ora in frantumi.

Doris e Jolly stringono a se il loro piccolo e non è difficile guardandoli condividere con loro di sperare contro ogni speranza, in un cammino che li veda sempre insieme nel proseguo della vita.

Anche questa è storia di immigrazione.
  • Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) Borgo Saraceno
Altri contenuti a tema
l ragazzi del CAS “Borgo Saraceno” gestiranno i terreni confiscati alla mafia l ragazzi del CAS “Borgo Saraceno” gestiranno i terreni confiscati alla mafia Un bell'esempio di integrazione e riscatto sociale, sarà presentato oggi
Otto ragazzi del CAS proseguono nel loro inserimento sociale Otto ragazzi del CAS proseguono nel loro inserimento sociale Forina: «è una grande conquista l’immediato inserimento dei ragazzi»
Cas "Borgo Saraceno" di Spinazzola, esempio virtuoso di integrazione Cas "Borgo Saraceno" di Spinazzola, esempio virtuoso di integrazione Anche un corso di agricoltura tra le attività realizzate
“Cuori e voci… in nome della fratellanza” “Cuori e voci… in nome della fratellanza” In concerto il Coro Innocenzo XII e i ragazzi del CAS di Spinazzola
Bardi di Natale, l'idea diventa realtà a Spinazzola Bardi di Natale, l'idea diventa realtà a Spinazzola Addobbi realizzati dai ragazzi del CAS Borgo Saraceno
© 2001-2024 SpinazzolaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
SpinazzolaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.