"Borgo Saraceno", in otto lasciano il centro per entrare nel sistema Sprar

Saranno inseriti in un nuovo cammino in una città dell'Area metropolitana di Bari

venerdì 20 ottobre 2017
Gioia frammista ad emozione, lacrime tante. In otto dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, hanno lasciato il Centro Straordinario di Accoglienza (CAS) "Borgo Saraceno" di Spinazzola gestito dalla Società Cooperativa Sociale "Senis Hospes" su mandato della Prefettura Barletta-Andria-Trani per essere inseriti nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Servizio istituito dal Ministero dell'interno che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, di assistenza e di integrazione dei richiedenti asilo a livello locale. Destinazione una città dell'area metropolitana di Bari.
Dopo tredici mesi dal loro arrivo a Spinazzola, segnati duramente dalla diaspora, sofferenze fisiche e psicologiche subite nella migrazione forzata, sono i primi otto ragazzi ad intraprendere un nuovo cammino che li porterà attraverso un progetto personalizzato, ancor più a pieno titolo ad essere parte della società italiana.
Il sostegno ricevuto nella struttura di Spinazzola di integrazione sociale, formazione culturale e lavorativa li ha accompagnati con serenità alla Commissione Territoriale di Foggia che ha esaminato la loro richiesta di protezione internazionale ritenendola degna di approvazione.
In questi mesi a Spinazzola hanno potuto seguire corsi di apprendimento della lingua italiana, di formazione come quello in agricoltura di base e tecniche agrarie organizzato in collaborazione con l'Osservatorio Migranti Basilicata. Sempre in agricoltura, oltre alle nozioni sul diritto nel lavoro in contrasto ad ogni forma di caporalato hanno partecipato ad un percorso teorico pratico nella coltivazione della Canapa industriale gestito dalla società Coltiviamo Cultura srl di Spinazzola. Laboratorio per la realizzazione di oggettistica in pelle e di Intercultura condiviso con gli ospiti di "Villa Saraceno" che si occupa di persone con problematiche psichiatriche.
Principalmente il volto e la partecipazione sentita di questi ragazzi in molti la ricorderanno per i concerti organizzati con l'Accademia Musicale Innocenzo XII, come anche per il Musical preparato per il ventennale dalla nascita del Gruppo Passione Vivente di Spinazzola ed in tante altre attività che li hanno visti protagonisti a partire da quella della realizzazione dei bardi di Natale per dare maggiore gaiezza ad una città che li ha accolti e che hanno sentito anche propria. Con questi ragazzi è nata la piccola redazione di "Terra Nostra" periodico multilingue che vuole parlare di immigrazione attraverso i diretti protagonisti.
Nelle loro prospettive ora la possibilità di nuova formazione per l'ingresso nel mondo del lavoro, accesso agli studi universitari grazie alla collaborazione intrapresa tra il CAS "Borgo Saraceno" e l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
Questi primi ragazzi, altri dopo di loro, sono il segno evidente che altra accoglienza ed integrazione dei richiedenti protezione internazionale è possibile. Quella che punta a dare pari dignità ad ogni persona e ritenere ogni persona una risorsa importante per la società.
Le lacrime versate, gli abbracci trovano sintesi nel saluto da parte di ognuno di loro lasciato agli operatori del CAS "Borgo Saraceno" e ai tanti cittadini i quali hanno voluto esserci nel momento della loro partenza: "che Dio benedica voi e tutta Spinazzola (aggiungendo) GRAZIE!".