La partita del sorriso, in campo gli ospiti dei centri di accoglienza

Fischio d'inizio alle 9 di martedì prossimo al comunale di Spinazzola

lunedì 11 dicembre 2017
L'integrazione passa anche dallo sport. Per "La partita del sorriso" sul manto erboso dello stadio comunale di Spinazzola in campo quattro Centri di accoglienza che ospitano richiedenti protezione internazionale.
Appuntamento martedì 12 dicembre 2017 dalle ore 9 nella inusuale competizione dei "Native to Africa". Un torneo curato dalla A.S.D. Spinazzola con la Medihospes cooperativa sociale Onlus.
In gara i ragazzi del CAS "San Magno" di Corato, Centro "Corato 2", "Il Cardinale" di Poggiorsini" e "Borgo Saraceno" di Spinazzola.
Tra i calciatori in erba veri talenti dalle prospettive e progetti promettenti i quali hanno di già attirato l'interesse di osservatori calcistici di società che militano in categorie importanti. Futuri campioni? Chi può escluderlo, intanto bisognerà superare lo scoglio del permesso di soggiorno.
Per tutti al momento il sogno prevalente è quello di poter essere accettati in Italia, integrati a pieno titolo, coltivando la comune passione per il calcio.
Lo spirito della competizione rispecchia se non anticipa quanto espresso in settembre dalla Sottosegretaria di Stato, con delega alle Pari opportunità, Maria Elena Boschi e dal Ministro dello Sport, Luca Lotti, ovvero: "promuovere nella pratica sportiva e dei suoi valori civici e sociali, il contrasto alle discriminazioni di ogni genere favorendo anche l'integrazione degli immigrati".
Ed ecco che la gara, abbraccio tra ragazzi prevalentemente provenienti da Paesi dell'Africa subsahariana, diventa festa condivisa. In campo oltre al senso di appartenenza alla propria squadra non mancherà fair-play unito alla voglia di vincere.
Non un appuntamento estemporaneo, i ragazzi nei loro Centri di accoglienza si ritrovano una o due volte alla settimana mettendocela tutta nella preparazione. La voglia è quella di stare insieme, non pensare alla loro condizione, a quanto subito per essere persone libere. Hanno voglia di correre, correre sulla fascia per lanciare il compagno in rete.
Il connubio calcio-immigrazione è un racconto nuovo, simbolo di dialogo e un riscatto sociale possibile.
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