Pier Glionna
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Eventi e cultura

"Distanza zero" di Pier Glionna, la sicurezza sul lavoro è una questione di cultura

Presentato il cortometraggio coprodotto da Inail Puglia

Per rafforzare il binomio "cultura e sicurezza" Inail Puglia e Immaginaria Produzioni hanno prodotto il cortometraggio "Distanza zero" - con la regia del giovane Pier Glionna - che, con il prezioso supporto di Apulia Film Commission, è stato presentato a Bari.

"Distanza zero" è la storia di Dario, interpretato da Diego Graneri, un ventenne rider di un food delivery e della sua vita, scandita da ritmi di lavoro massacranti in condizioni precarie, illuminata da un incontro casuale, con la speranza di un futuro migliore.

Lavorare per vivere o per morire? Un tragico dilemma quotidiano riproposto dalle cronache e dai dati ufficiali: in Puglia nel 2020 si sono registrati 78 eventi mortali legati agli ambienti di lavoro, di cui 23 per contagi al Covid 19. Tutto ciò dimostra che per realizzare una "cultura della sicurezza" è necessario utilizzare ogni strumento per incidere nel senso comune e radicare i valori della tutela della salute, della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

L'anteprima dell'emozionante opera di Pier Glionna, condotta da Vera Maria Di Giulio, ha visto la partecipazione del Direttore della Direzione centrale Pianificazione e Comunicazione dell'Inail, dott. Giovanni Paura, della Presidente dell'Apulia Film Commission, dott.ssa Simonetta Dellomonaco, del Direttore dell'Inail Puglia, dott. Giuseppe Gigante, del Direttore di AFC, dott. Antonio Parente, e del regista, Pier Glionna, dello sceneggiatore, Claudio Romanazzi, e dell'attore protagonista, Diego Graneri.

Il cortometraggio girato in Puglia, disponibile sul sito www.immaginariaproduzioni.com e sui canali social dell'Apulia Film Commission, è uno strumento valido per promuovere, non solo tra il pubblico più giovane, la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro e stimolare una profonda riflessione nell'opinione pubblica.

«Come Inail Puglia – afferma Giuseppe Gigante direttore regionale Inail Puglia - abbiamo voluto sperimentare una strada innovativa attraverso un prodotto realizzato da ragazzi talentuosi che rappresentano la risorsa più preziosa del nostro Paese. La promozione, la diffusione e il consolidamento della "cultura della sicurezza", nella nostra regione, si sta sviluppando attraverso varie iniziative che hanno consentito di creare strumenti comunicativi non tradizionali (videoclip, cortometraggi, tutorial on line, immagini, videogame).

Il nostro obiettivo è quello di innovare la comunicazione istituzionale con strumenti utili ad avvicinare ai temi della sicurezza quella fetta della popolazione giovane che è e sarà coinvolta nel mondo lavorativo. Vogliamo utilizzare forme di comunicazione nuove che si adattino ai tempi, alle nuove figure professionali e a una nuova concezione del lavoro stesso. Non cogliere l'evoluzione dei tempi significherebbe fallire la nostra missione, che è quella - da sempre - di mettere il lavoratore e la sua sicurezza al centro».

Il dott. Paura, direttore centrale Pianificazione e comunicazione Inail ha dedicato a Romulo Stava, ultima vittima tra i riders, l'intera manifestazione ha sottolineato come «la creatività sia al servizio della mission dell'Inail in ambito di prevenzione e sicurezza sul lavoro» e come la Puglia «abbia dimostrato un'attenzione capillare al territorio attraverso una comunicazione accessibile a tutte le fasce di popolazione utilizzando tutte le modalità comunicative attuali. Comunicazione che grazie al supporto del cinema può avvalersi del linguaggio emozionale che genera comportamenti virtuosi tra ampie fasce di popolazione».
L'intervento di Simonetta Dellomonaco, Presidente dell'Apulia Film Commission ha evidenziato che la Puglia del cinema è stata la prima ad acquisire e realizzare ampie competenze nel campo della sicurezza grazie alle quali è stato realizzato il Bifest durante il periodo estivo, tanto che la Kermesse barese ha fatto da apripista a tante altre manifestazioni come il Festival del Cinema di Venezia che ha attuato le seguito le orme del Bifest. «Il lavoro di Pier è molto importante – ha sottolineato la dott.ssa Dellomonaco, perché contribuisce creare una coscienza utile a creare una nuova cultura grazie alla comunicazione cross mediale. Pier ha unito "Comunicazione" che informa e "Arte" che crea coscienza e che feconda il pensiero e diventa pratica diffusa».

Lorenzo Cipriani, responsabile Prevenzione Inail Puglia, ha raccontato il percorso di contaminazione culturale intrapreso dall'Inail per comunicare e veicolare i messaggi della tutela e sicurezza sul lavoro. «La consapevolezza del senso comune sui temi della sicurezza sul lavoro si coniuga con la prevenzione e la capacità di comunicazione strategica. È questa la ragione che ha spinto l'Inail Puglia a finanziare la proposta progettuale che si è concretizzata con "Distanza zero"».

«L'obiettivo era quello di cogliere un fenomeno sempre più massiccio di giovani lavoratori, - ha detto Caudio Romanazzi, sceneggiatore del corto, - mi sono basato sulla cronaca ma anche sul racconto fattomi da molti amici che guadagnano pochi euro facendo i riders e sono esposti a rischi e incertezze». «Diego incarna uno di questi lavoratori, - ci spiega Diego Granieri attore protagonista di "Distanza zero", - ho cercato di immedesimarmi il più possibile in questo ragazzo che sogna una vita diversa accanto alla ragazza di cui si è innamorato».

«Le suggestioni sono quelle della cronaca ma le emozioni sono quelle di tanti giovani che vivono in condizioni precarie di lavoro; - ci racconta Pier Glionna nelle vesti di regista ma anche di produttore della Immaginaria Produzioni, - lo sfondo in cui si svolge la vicenda è quello di Barletta e della mia città Spinazzola nella quale voglio tornare sempre con i miei lavori. Abbiamo anche lavorato con tutti i limiti e le regole imposte dal Covid19 e ci siamo adeguati non senza qualche difficoltà alle regole necessarie per girare in tutta sicurezza. Ogni incertezza è stata superata grazie alla voglia di imparare qualcosa dalle difficoltà». E per il ruolo di produttore? «È un ruolo che si sposa con il mio amore per il cinema e che sta partendo con tanti nuovi progetti».

«Con il linguaggio filmico si toccano le corde più emotive delle persone, - sottolinea Antonio Parente, direttore dell'Apulia Film Commission; - e il risultato raggiunto con questo cortometraggio è eccellente. Il lavoro è presente su tutte ole piattaforme social perché è importante divulgare il messaggio sia artistico, sia sociale».
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