Azienda Regionale dell'Emergenza Urgenza: il no di Nino Marno (FI)

Le ragioni al convegno della Cgil Bat

giovedì 13 settembre 2018 14.30
"Esprimo, ancora una volta, la mia contrarietà alla nascita di una nuova Azienda Regionale dell'Emergenza Urgenza. Triplicherà i costi rispetto all'attuale sistema che, come dice la relazione introduttiva alla legge, si regge sulla fondamentale partecipazione del volontariato".

Così il capogruppo di Fi in Consiglio regionale Nino Marmo, durante il convegno organizzato dalla CGIL oggi a Barletta. "Dove va a finire tutto il volontariato sano che oggi mantiene il sistema?", ha aggiunto. "Una nuova azienda comporterà un nuovo Direttore generale, un direttore sanitario e un direttore amministrativo. Oltre, naturalmente, alla connessa struttura burocratica. Peraltro, nella legge della Regione manca una centrale operativa per il territorio della Bat. Se ne sono dimenticati? Noi -continua Marmo- proponiamo sei centrali operative con l'istituzione di un Dipartimento Sanitario Regionale dell'Emergenza Urgenza. Un Dipartimento diretto a rotazione da ciascuno dei sei direttori di centrale operativa. Così, saranno automaticamente diffuse le migliori pratiche di intervento, uniformemente su tutto il territorio regionale. In relazione al numero unico dell'emergenza sanitaria, dobbiamo leggere bene la direttiva comunitaria che indica "preferibilmente" un numero unico dell'emergenza, e da ciò si deduce la possibilità di averne anche due. Sarebbe innaturale che per un'emergenza sanitaria si chiamino i carabinieri, perdendo minuti preziosi per la salvezza di vite umane. Quando lo Stato unificherà i numeri per la sicurezza -ha concluso il capogruppo forzista- allora potremo avere quello per la emergenza sanitaria".