Crisi cultura e spettacolo. Emiliano e Capone: «17 milioni di euro a sostegno del comparto»

Presto anche una riforma della normativa regionale in materia di Cultura e Spettacolo

mercoledì 13 maggio 2020 17.05
La pandemia da Coronavirus ha influito su ogni settore e da più parti sono giunti all'attenzione della Regione appelli e richieste di intervento e supporto. Anche gli operatori del comparto cultura e spettacolo pugliesi hanno richiesto alla Regione Puglia l'attivazione di un circuito di sostegno economico alle realtà imprenditoriali e artistiche che, a causa del Coronavirus, hanno visto azzerate le attività lavorative a cui avrebbero dovuto prendere parte nel 2020.

Circa quaranta, fra tecnici, operatori della comunicazione, artisti, organizzatori, i sottoscrittori della richiesta di rendere facile e rapido l'accesso ai fondi regionali per il settore in un momento storico come questo, che ha messo tutte le attività culturali in un "tempo sospeso" e che probabilmente saranno le ultime a sbloccarsi.

«Senza un'adeguata e celere iniezione di liquidità anche dalla Regione, che investe da anni per la valorizzazione culturale del proprio territorio, ci sarà una grossa perdita di risorse umane e di aziende, con il tragico rischio della chiusura e di veder svanire tutti gli sforzi fatti oltre che di vedere diventare culturalmente sterile una regione che ha un comparto cultura e spettacolo forte e produttivo, fatto anche di piccole realtà che hanno portato con orgoglio la Puglia in giro per il mondo con varie forme e modalità» l'appello rivolto ad Emiliano.

Nella seduta di Giunta regionale di ieri è stato approvato il Piano straordinario per la Cultura e lo Spettacolo "Custodiamo la Cultura in Puglia" con cui l'assessorato all'Industria turistica e culturale mette in campo altri 17milioni e 150 mila euro per sostenere gli operatori e le imprese pugliesi nell'emergenza Covid19.

«Con questo Piano - ha dichiarato il presidente Michele Emiliano - aggiungiamo un ulteriore tassello agli aiuti a sostegno dei pugliesi in questo momento di emergenza. 17 milioni di euro per le imprese culturali e gli operatori, per sostenere un settore fondamentale anche dal punto di vista sociale ed economico. La Regione è concretamente al loro fianco».

Uno strumento che punta a conciliare la necessità di assistenza nel breve periodo, che l'intero sistema regionale della Cultura reclama a gran voce nel momento più acuto della crisi, con l'esigenza di avviare una riprogrammazione nel medio periodo che traghetti il sistema verso il suo "rinascimento".

Un Piano che, in aggiunta alle misure fiscali e di sostegno al reddito e agli ammortizzatori sociali messi in campo a livello europeo, nazionale e regionale, vuole affiancare un sostegno a fondo perduto per evitare di disperdere l'immenso patrimonio costruito negli ultimi 10 anni, ad investimenti sulla produzione artistica, l'innovazione digitale, la formazione del pubblico, la programmazione per il 2021.

«Sono giorni difficili per gli operatori della cultura e dello spettacolo - ha detto l'assessore regionale Loredana Capone. C'è chi ha una famiglia da mantenere, chi deve pagare i propri collaboratori, chi ha investito su nuove produzioni e oggi, purtroppo, a causa di questa terribile pandemia, si trova con l'acqua alla gola. Il mondo della cultura non ha bisogno del suo pubblico solo perché la condivisione emotiva ne è il presupposto fondamentale, ma perché questo contribuisce in maniera sostanziale alla tenuta della comparto. In ogni caso adesso dobbiamo provare a inventare una nuova normalità e farlo sostenendoci gli uni con gli altri. E allora è proprio questo il senso di questo piano che la Regione ha voluto mettere in campo: sostenere gli operatori e le imprese pugliesi nell'oggi con lo sguardo, però, già proiettato al domani. Misure che possano contingentare i danni e al tempo stesso rappresentare un'opportunità concreta di ripartenza sapendo di poter contare su una burocrazia più semplice, su tempi di contrattualizzazione e liquidazione più veloci, su una percentuale di fondo perduto».

Le risorse sono così ripartite:
  1. Sostegno alle produzioni cinematografiche d'Autore con l'attivazione di 3 nuovi Fondi: "Development Film Production", "Social Film Production – Con il Sud 2020", "ShortMovie, Animation & Gaming Fund", per un totale di risorse in campo pari a 1 milione e 150 mila euro
  2. Lancio del nuovo Apulia Film Fund 2020/2021 avente ad oggetto lungometraggi, fiction e doc, per un totale di 5 milioni di euro
  3. Sostegno all'esercizio con l'attivazione di un Circuito D'Autore on demand per la programmazione, con un network di operatori cinematografici pugliesi, di opere filmiche d'essai prodotte da Apulia Film Commission attraverso una nuova piattaforma di streaming video, per un totale di 500 mila euro;
«Si tratta di 17 milioni di euro - ha aggiunto l'assessore - che si sommano ai 5 già previsti per il bonus occupazione e la cui bozza di avviso è pronta e attualmente al vaglio del partenariato, ai 2 milioni del Programma straordinario Cultura e Spettacolo 2019/2020 (cosiddetto "bandetto") che resterà aperto fino al 30 giugno, e ai 35 milioni di Euro, di cui 7,7 milioni erogati direttamente dalle Agenzie regionali, liberati accelerando tutte le pratiche pendenti grazie alle misure di semplificazione amministrativa introdotte a marzo con la delibera Cultura + semplice. Insomma, abbiamo provato tutto il possibile e anche l'impossibile per dare ai nostri operatori tutti gli strumenti utili ad affrontare questa emergenza con maggiore serenità. Sono certa che insieme riusciremo a ripartire seppure con qualche rinuncia. Intanto voglio ringraziarli di cuore perché, nonostante tutto, con grande dovere di responsabilità è tantissima pazienza hanno agito nel solo interesse della tutela del bene comune».

La ripartizione delle risorse sui singoli assi tiene conto delle risorse finanziarie ad oggi disponibili, derivanti da una integrale rimodulazione del bilancio autonomo regionale assegnato per il 2020 al Dipartimento Turismo e Cultura. Ove dovessero intervenire ulteriori risorse, il budget sarà incrementato in funzione del tiraggio delle singole misure.

In ogni caso, l'Assessorato sta già lavorando ad una ulteriore tranche di misure straordinarie a sostegno soprattutto del lavoro nei settori della Cultura e del Turismo, nell'ambito della mega-manovra da 660 milioni di Euro, già approvata dalla Giunta regionale. È in corso, inoltre, una integrale rimodulazione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione e del FESR 2014-2020, già assegnate al Teatro Pubblico Pugliese, ad Apulia Film Commission e a Pugliapromozione, per l'attivazione di ulteriori progettualità innovative già a partire dall'estate 2020 compreso il Circuito cinematografico estivo.

Il Piano straordinario Cultura si rivolge a tutte le imprese, incluse le ditte individuali, purché iscritte al REA e in possesso di una matricola Inps e Inail, con sede legale in Puglia, prioritariamente operanti nei settori della cultura e dello spettacolo.

Prevede, inoltre, l'avvio della riforma della normativa regionale in materia di Cultura e Spettacolo, il cui testo è ormai pronto ad esito di un lungo e proficuo confronto con le associazioni di categoria e sindacali del settore. La nuova normativa, oltre ad affrontare e risolvere una serie di criticità strutturali del settore e a introdurre il criterio della semplificazione amministrativa e procedurale quale principio guida, nel sancire la programmazione pluriennale quale modus operandi ordinario a livello regionale, punta a definire le necessarie coperture finanziarie per il triennio 2021-2023 a valere sul bilancio autonomo regionale, mettendo in sicurezza il sistema regionale della Cultura, dello Spettacolo e del Cinema per poter affrontare la sfida della "rinascita".

Il nuovo Piano si completa, inoltre, con l'apertura di un Help desk, incardinato presso il Teatro Pubblico Pugliese-Consorzio regionale per le Arti e la Cultura, finalizzato a monitorare la crisi del settore e a supportare e accompagnare le imprese del comparto Cultura e Creatività nell'accedere a fonti di informazione chiare e semplificate, nell'orientarsi tra i numerosi provvedimenti emanati dalle diverse Autorità, nell'accedere alla misure di sostegno disponibili, nell'attivare modalità di lavoro alternative, nell'affrontare la sfida della sostenibilità futura in termini di fatturato e occupazione.