Una lapide ricorderà Onorato Rocco, prigioniero del campo di concentramento di Buchenwald

Riuscì a scappare durante un bombardamento

martedì 26 febbraio 2019 12.28
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
«A Onorato Rocco, Croce al merito di Guerra, Croce al merito di Guerra per internamento in Germania, Medaglia d'Onore al valore Militare in segno di riconoscenza l'Amministrazione Comunale». Sono le parole che verranno apposte su una lapide che sarà collocata nel cimitero di Spinazzola per ricordare la figura di Onorato Rocco e per far sì che la sua storia non venga dimenticata.

Lo ha deciso la giunta comunale, con apposita delibera, recependo la sollecitazione del nipote del sig. Onorato, le cui spoglie riposano nel cimitero di Spinazzola.

Una storia forse poco nota in paese, ma ricca di spunti di forte riflessione, segno di un passato che non può essere dimenticato.

Il Sig.Onorato Rocco nacque a Gravina il 13 giugno del 1923. Durante la seconda guerra mondiale partì con il treno da Bari per giungere in Albania passando per Trieste. Giunto a destinazione il treno fu bloccato dai tedeschi i quali sigillarono le porte dello stesso e trasferirono i passeggeri verso le miniere di carbone del campo di concentramento di Buchenwald, negando agli stessi lo status di prigionieri di guerra. Lì Rocco vi lavorò a lungo, poi fu assegnato come addetto ai forni crematori fino a quando approfittando della confusione generale creatasi durante un bombardamento fuggì.

Solo dopo alcuni giorni riuscì a tornare a casa in precarie condizioni di salute che con il passare degli anni si aggravarono sempre più a causa della polvere di carbone che aveva respirato nelle miniere durante l'internamento. A nulla valsero le cure mediche e visite specialistiche la sua salute andò sempre più peggiorando fino alla morte il 17 ottobre 1988.

L'8 marzo del 1960 Comandante Militare Territoriale di Napoli concedeva al Geniere Onorato Rocco la Croce al Merito di Guerra e la Croce al Merito di Guerra per internamento in Germania.

Il 3 dicembre 2014 con decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fu conferita postuma al Sig. Onorato la medaglia d'onore, consegnata nelle mani di suo nipote.