Effetto Covid su olio EVO pugliese, 62 milioni di litri invenduti

Coldiretti: «Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia»

mercoledì 22 luglio 2020
I magazzini di stoccaggio in Puglia sono pieni di 62 milioni di litri di olio extravergine di oliva, con un aumento del 130% rispetto all'anno scorso e con oltre il 56% delle giacenze di oli Dop e Igp dell'olio "Terra di Bari". È quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia su dati di 'Frantoio Italia' dell'Ispettorato Centrale Repressioni Frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole a luglio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, con giacenze elevate a causa del crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi con un effetto negativo a valanga sulla filiera dell'olio EVO pugliese.

«A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia che è l'olio extravergine. Il settore ha bisogno di liquidità e sostegno senza burocrazia», afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La Coldiretti è impegnata nella mobilitazione #MangiaItaliano per favorire l'economia nazionale nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi con il coinvolgimento di numerosi volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura, ma anche di industrie alimentari e distribuzione commerciale rappresentate in Filiera Italia.

«Diffondere la cultura dell'olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell'olio è il nostro obiettivo – aggiunge il presidente Muraglia – perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell'olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell'attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all'interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli», tiene a precisare il presidente Muraglia.

«È un percorso virtuoso che va alimentato e implementato ed è per centrare l'obiettivo - necessariamente corale - della promozione dell'olio che è nata la Evoo School Italia – spiega il presidente Muraglia - la scuola dell'olio promossa da Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica che ha aperto i battenti a Roma in via Nazionale, dotata di una sala panel per l'analisi sensoriale degli oli conforme alle linee guida del C.O.I., aule corsi, sale riunioni e tutte le attrezzature tecniche e logistiche necessarie allo svolgimento delle attività formative, per poter diffondere la conoscenza dell'olio, formare professionisti del settore, supportare lo sviluppo delle aziende olivicole e dialogare con le istituzioni e con i consumatori, un nuovo centro di riferimento per tutti gli operatori della filiera olivicola».

La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi – conclude Coldiretti Puglia – su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo.